Via libera al capacity market
Aste con delivery solamente per due anni, da svolgersi nei prossimi mesi, e remunerazione garantita per 15 anni ai nuovi entranti, anche non autorizzati, ma selezionati per garantire l’adeguatezza nel 2022-2023 quando il carbone sarà probabilmente ancora disponibile. Tempi stretti e incertezza sulle restituzioni rispetto allo strike price (rilevanti soprattutto per MSD) rendono incerto l’impatto sul sistema e sui bilanci delle imprese: il sistema dovrebbe anticipare l’ingresso di nuovi impianti rendendo possibile l’uscita del carbone al 2025 o anche prima, ma non è detto che il livello di adesione sia elevato, a scapito degli effetti positivi attesi.
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Verso un mercato infragiornaliero europeo: difficoltà e passi in avanti della situazione italiana
L’ACER, modificando la proposta dei TSO europei, impone di integrare la contrattazione continua, risolta attraverso l’algoritmo Xbid, con aste che consentano la valorizzazione (anche se implicita) della capacità di interconnessione, avvicinandosi così alla soluzione pensata dall’ARERA, che aveva già proposto l’utilizzo di aste complementari per le singole frontiere. Rimane però il nodo della chiusura in H-1, difficilmente compatibile con il dispacciamento centralizzato italiano, e il coordinamento delle tempistiche: il mercato unico infragiornaliero rimane per ora sulla carta.
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