TEE: la riforma del contributo tariffario punta sulla responsabilizzazione dei soggetti obbligati
I rialzi dei costi dell’incentivazione all’efficienza energetica si sono tradotti in un rafforzamento dei meccanismi che dovrebbero incentivare la domanda ad acquistare efficientemente. L’incentivo risiede nel non contemplare la copertura a piè di lista dei costi di acquisto per i soggetti obbligati, mentre i recenti interventi, oltre ad aver raddoppiato il massimo premio/penalità, puntano sulla riduzione artificiosa del parametro di riferimento che i soggetti obbligati sono chiamati a “battere”, fissato su una media dei prezzi degli anni passati. Ma la struttura della domanda e dell’offerta per il mercato dei TEE si è radicalmente modificata negli ultimi anni, per via degli interventi normativi eccezionali, e continuerà a modificarsi in futuro, per via dell’andamento crescente degli obblighi e della continua revisione delle modalità di rilascio dei TEE. Il rischio (che è quasi una certezza nel momento storico attuale) è che il potere incentivante del meccanismo rimanga molto basso e che questo si trasformi nella presenza di un contributo netto in capo ai soggetti obbligati.
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Mobilità elettrica: stato dell’arte, scenari di diffusione, impatti
La ricerca scientifica e la diffusione sempre maggiore stanno aumentando le prestazioni e riducendo i costi delle auto elettriche: la tecnologia al litio si è affermata nelle applicazioni automotive e la ricerca è concentrata su tecnologie ad alta energia specifica. L’abbattimento dei costi delle batterie, ancora elevati, richiede tuttavia economie di scala che difficilmente si potranno raggiungere in assenza di specifiche politiche di promozione. Gli scenari di consenso sulla diffusione della mobilità elettrica in Italia mostrano quindi visioni ancora divergenti, anche se il contributo alla riduzione delle emissioni di CO2 e all’efficienza energetica rimane un punto di forza di questa tecnologia.
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